Prestiti per pensionati con pensione sociale

Prestiti per pensionati: una categoria protetta

Prestiti per pensionati con pensione sociale: come funzionano? La prudenza da parte delle banche è proverbiale. Ne sanno qualche le coppie di giovani che chiedono un mutuo e non riescono a ottenerlo.

In questo panorama, alcune categorie sono considerate più protette di altre, e quindi destinatarie principali delle attenzioni degli istituti.

A torto o a ragione, i pensionati sono ritenuti la tipologia di contribuente che incontra minori difficoltà a contrarre un prestito. La questione prestiti per pensionati con pensione sociale, comunque, è ancora aperta.

Prestiti per pensionati con pensione sociale: le garanzie

I pensionati vengono visti come dei privilegiati per un motivi preciso: hanno un reddito sicuro, più sicuro degli altri.

Un dipendente privato potrebbe perdere lo stipendio a causa del fallimento dell’impresa, un dipendente pubblico potrebbe essere licenziato (in linea teorica) per inadempienze varie, ma che un pensionato venga privato della sua pensione è praticamente impossibile. Sicuramente, non è un timore condiviso dalle banche.

Certo, i problemi ci sono anche per i pensionati. Ciò che è peggio, non dipendono in alcun modo dalla loro volontà. Non ci possono fare nulla. L’elemento che più influenza la fase di istruttoria, quando questa analizza le possibilità di insolvenza di un pensionato, è l’età.

Se infatti il diretto interessato è molto anziano, è molto probabile che deceda prima di aver provveduto al rimborso. Per questo motivo, ai pensionati vengono concessi soprattutto prestiti personali, che durano un ridotto numero di anni.

Ad ogni modo, il limite è generalmente fissato sugli 80 anni. Il pensionato non deve aver compiuto quella età al momento dell’ultima rata.

Di contro, in virtù della solidità del reddito, la formula più utilizzata è quella della cessione del quinto, che si appoggia appunto alla stabilità della busta.

Prestiti per pensionati con assegno sociale: alcune precisazioni

Nella categoria “privilegiata” dei pensionati si segnala una tipologia che di privilegi ne gode davvero pochi: chi usufruisce dell’assegno sociale. Questi, infatti, hanno sì un reddito sicuro ma davvero ridotto, in alcuni casi più basso rispetto alla pensione minima.

Dunque, cosa si può dire dei presiti per pensionati con assegno sociale? A loro è preclusa la possibilità di contrarre prestiti? Ovviamente no, anche se le difficoltà sono numerosi. In primo luogo, se la rata non è bassa, il rischio – molto presente – è che la banca opponga un rifiuto per il timore dell’insolvenza.

C’è da considerare, poi, l’aspetto normativo: chi gode solo di un assegno sociale non può contrarre prestiti con la formula della cessione del quinto. L’intento del legislatore è evidente: preservare un minimo di potere d’acquisto, anche a costo di privare il diretto interessato di qualsivoglia supporto finanziario.