Prestiti pensionati: la convenienza della cessione del quinto
Perché scegliere i prestiti Inps pensionati Bnl? La cessione del quinto è una formula che presenta alcuni vantaggio e che ben si addice alla categoria “pensionati”. Soprattutto perché possono usufruire della convenzione che l’Inps ha stipulato con molte banche, e che contribuisce ad abbassare i costi. Tra queste spicca la Banca Nazionale del Lavoro.
I prestiti Inps pensionati Bnl presentano alcuni elementi di eccezionalità, in grado di semplificare la vita sia al finanziato che al finanziatore.
È comunque la cessione del quinto in sé a offrire vantaggi all’una e all’altra parte. Le banche vengono poste al riparo dal rischio insolvenza grazie al meccanismo della detrazione. I contribuenti possono accedere al prestito anche se sono cattivi pagatori (nella maggioranza dei casi) e vedono preservato il proprio potere d’acquisto: la normativa, appunto, vieta le rate superiori al 20% della busta paga.
Certo, i requisiti sono stringenti, soprattutto per quanto riguarda il reddito: questo deve essere certo e stabile. Elementi, questi, che caratterizzano i pensionati, che possono vantare entrate tra le più sicure in assoluto.
Prestiti Inps per pensionati BNL: l’offerta
La collaborazione tra Inps e Banche consente la stipula di prestiti dagli interessi molto convenienti. L’ente previdenziale garantisce la protezione dal rischio insolvenza, mentre gli istituti garantiscono la liquidità. In prima fila c’è la Banca Nazionale del Lavoro.
Prestiti pensionati Inps cessione del quinto: Tan e Taeg
Quali sono gli elementi che caratterizzano i prestiti Inps pensionati BNL? Innanzitutto, un livello di interessi piuttosto basso. Il TAN corrisponde all’8,50%, mentre il TAEG al 9,22%. Considerando che si tratta pur sempre di un prestito personale, e quindi non prevede l’obbligo di comunicare il motivo del finanziamento, siamo di fronte a percentuali piuttosto buone.
L’importo massimo finanziabile corrisponde a 90.000 euro, sebbene questo sia vincolato alla necessità di mantenere la rata al di sotto del 20% del reddito netto. Questa, poi, comprende quota capitale e quota interessi. L’erogazione avviene automaticamente, con il sistema della detrazione.
È presente l’obbligo assicurativo: il richiedente deve stipulare necessariamente una polizza sulla vita (è logico, dal momento che al prestito accedono persone anziane).
E’ possibile, inoltre, l’estinzione anticipata al costo di un lieve indennizzo: 1% del capitale residuo, percentuale che viene dimezzata se manca meno di un anno al termine del rimborso. Nessuna commissione è imposta se il debito residuo ammonta a cifre inferiori ai 10.000 euro.
La documentazione richiesta è molto scarna: il cedolino della pensione, la carta d’identità, il codice fiscale e la tessera sanitaria.
Oltre alla questione degli interessi, un vantaggio è determinato anche dalla possibilità di accedere a ingenti somme, nonostante la natura di “prestito personale” del prodotto.
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