prestiti pensionati inps ex inpdap

Prestiti pensionati Inps ex Inpdap: cosa sono e come ottenerli

Prestiti a pensionati ex Inpdap: caratteristiche dell’offerta Inps

Oltre ad occuparsi della previdenza dei suoi iscritti, l’Inps eroga linee di credito a condizioni agevolate a quanti fanno riferimento alla gestione ex Inpdap, nota anche come Gestione Dipendenti Pubblici. Si tratta di finanziamenti accessibili sia ai lavoratori che ai pensionati pubblici, ma vediamo nel dettagli come si compone l’offerta prestiti pensionati Inps ex Inpdap.

I prestiti Inps si distinguono in piccoli prestiti e prestiti pluriennali. I primi sono prestiti personali concessi per far fronte a esigenze familiari quotidiane e danno accesso ad importi piuttosto ridotti, mentre i prestiti pluriennali sono prestiti finalizzati concessi solo a fronte di documentate necessità rientranti nelle casistiche indicate dal Regolamento Prestiti Inps.

Prestiti pensionati Inps ex Inpdap: requisiti e condizioni

Ma come ottenere i prestiti pensionati Inps ex Inpdap? I prestiti Inps ex Inpdap sono concessi solo ai soggetti iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo credito dell’Inps). Per i piccoli prestiti è sufficiente l’iscrizione al Fondo, mentre per ottenere i prestiti pluriennali sono richieste anche un’anzianità di servizio utile alla pensione di almeno 4 anni e 4 anni di versamento contributivo alla Gestione unitaria.

Per quanto attiene le condizioni contrattuali, i piccoli prestiti possono avere una durata di 1, 2, 3 o 4 anni e per ogni anno è possibile ottenere una somma parti a due mensilità medie nette percepite (stipendio o pensione). Tuttavia se il richiedente ha in corso altre trattenute su stipendio o pensione l’importo finanziabile si riduce a una mensilità media per ogni anno di durata del prestito. Il tasso di interesse è del 4,25%.

Per quanto riguarda invece i prestiti pluriennali la durata può essere quinquennale o decennale e l’importo finanziabile varia a seconda della ragione per cui si richiede il finanziamento, come stabilito dal Regolamento Prestiti. in ogni caso il tasso di interesse è fisso al 3,50%.

Come presentare domanda prestiti pensionati ex Inpdap

Va precisato che i prestiti pensionati Inps ex Inpdap sono soggetti all’applicazione di un’aliquota dello 0,50% per le spese di amministrazione e un premio per il Fondo rischi Inps di importo variabile a seconda della durata del prestito e dell’età del richiedente. Sia i piccoli prestiti che i prestiti pluriennali inoltre prevedono il rimborso tramite decurtazione della rata dallo stipendio o pensione del richiedente.

Come richiedere prestiti pensionati Inps ex Inpdap? La domanda di finanziamento deve essere inviata in via telematizzata. I moduli per la richiesta sono disponibili nella sezione Modulistica del sito Inps (percorso “Home – Modulistica – Gestione Dipendenti Pubblici – Iscritto/Pensionato – Prestazioni Creditizie E Sociali”).

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calcolo finanziamento auto

Calcolo finanziamento auto: trova la rata giusta per te

Il calcolo finanziamento auto è un’operazione fondamentale quando si progetta l’acquisto di un veicolo, sia esso nuovo od usato. Gli istituti di credito e le società finanziarie prevedono piani di ammortamento ad hoc per questa finalità e prenderne in esame il maggior numero possibile è il miglior modo per scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Finanziamento auto: i piani per l’acquisto di un’auto nuova

Iniziamo a parlare di calcolo finanziamento auto ipotizzando la scelta di richiedere 15.000€ per l’acquisto di un’auto nuova, optando per un piano di ammortamento di 72 mesi.

Tra i tanti piani disponibili sul mercato prendiamo in esame il prodotto Credito Auto di Findomestic, che prevedrebbe una rata mensile pari a 265,38€, con TAN fisso e TAEG pari rispettivamente al 6,05 e al 6,22% (non sono presenti spese iniziali).

Calcolo finanziamento auto Compass: tutti i dettagli del piano

Parlare di calcolo finanziamento auto significa prendere in considerazione anche il pacchetto di Compass. Che cosa prevede? Per capirlo facciamo un esempio concreto, ipotizzando la richiesta di 10.000€ e la scelta di un piano di ammortamento di 60 mesi.

In questo caso a carico del beneficiario ci sarebbe una rata mensile di 215,16€, con TAN fisso e TAEG pari rispettivamente al 9,90 e all’11,41%.

Calcolo del finanziamento auto: i piani per i veicoli usati

Continuiamo a parlare di calcolo finanziamento auto analizzando alcuni piani utili per l’acquisto di un veicolo usato. Anche in questo caso esistono tante alternative ed è utile approfondire alcune offerte specifiche per inquadrarne i vantaggi.

Tra i tanti pacchetti disponibili sul mercato analizziamo il prestito di Santander e per capire come funziona ipotizziamo la richiesta di 10.000€ da rimborsare in 72 mesi. In questo caso la rata mensile a carico del titolare del contratto di prestito ammonterebbe a 175,67€, con TAN fisso e TAEG pari rispettivamente al 6 e al 6,32% (spese iniziali pari a 26€).

Calcolo finanziamento auto: l’opzione di Rataweb

Concludiamo questa breve guida dedicata al calcolo finanziamento auto con un altro piano dedicato all’acquisto di un’auto usata. Tra i numerosi piani presenti sul mercato approfondiamo le caratteristiche di quello proposto da Rataweb.

Per capire come funziona il prodotto ipotizziamo la scelta di richiedere un finanziamento di 15.000€, da rimborsare in un lasso di tempo di 60 mesi. In questo caso a carico del beneficiario del contratto di prestito ci sarebbe una rata mensile di 302,17€, con TAN fisso del 6 e TAEG del 6,23%.

Le spese di apertura della pratica corrispondono a 16€, mentre quelle di gestione a 2€ all’anno. Gli oneri assicurativi sono facoltativi e prevedono una cifra di partenza pari al 3,30% dell’importo erogato in caso di piano di ammortamento superiore ai 36 mesi.

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Inps ex Inpdap mutui

Inps ex Inpdap mutui: tutto quello che c’è da sapere

Come funzionano Inps ex Inpdap mutui? Queste prestazioni economiche rappresentano una soluzione molto vantaggiosa per accedere al credito finalizzato all’acquisto della prima casa.

Mutui ipotecari Inps ex Inpdap: ecco i requisiti di accesso

Il requisito di accesso principale a Inps ex Inpdap mutui è l’iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Gli iscritti possono essere sia lavoratori sia pensionati. Nel primo caso è vincolante la titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, mentre nel secondo è sufficiente un’anzianità d’iscrizione alla Gestione superiore a un anno.

Inps ex Inpdap mutui: informazioni su finalità e limiti di finanziamento

Quali sono le finalità di Inps ex Inpdap mutui? Rispondere a questa domanda è fondamentale anche per capire i limiti di finanziamento. Ecco quali sono le regole da seguire in merito:

  • Mutuo finalizzato all’acquisto della prima casa per l’iscritto o per un suo familiare: finanziamento massimo di 300.000€, integrabile con ulteriori 6.000 per la copertura degli oneri assicurativi non obbligatori.
  • Mutuo finalizzato alla ristrutturazione ordinaria o straordinaria di un’unità immobiliare già esistente: limite finanziabile pari a 150.000€ (in ogni caso la cifra massima non può superare il 40% del valore dell’immobile).
  • Mutuo finalizzato alla costruzione di un box o di un posto auto da considerare pertinenza dell’abitazione principale: limite di finanziamento pari a 75.000€.

Mutui Inps gestione ex Inpdap: cosa sapere sul tasso

Inps ex Inpdap mutui sono caratterizzati dalle seguenti tipologie di tasso:

  • Tasso fisso pari al 2,95% (questo valore è in vigore dal 1° luglio 2015, dal momento che prima di tale data corrispondeva al 3,75%).
  • Tasso variabile da ricavare sulla base dell’Euribor 6 mesi, maggiorato di 200 punti e calcolato su 360 giorni (questo valore è in vigore dall’8 ottobre 2015).

Mutui ipotecari Inps: le indicazioni per accedere

Discutere di Inps ex Inpdap mutui vuol dire accennare alle modalità di accesso a queste prestazioni economiche. La richiesta di accesso ai mutui ipotecari Inps, qualunque sia la finalità, deve essere presentata esclusivamente online.

Il richiedente deve avere cura di allegare alla domanda tutti i documenti richiesti (in caso di mancanze da questo punto di vista la richiesta viene rigettata anche se chi la presenta è in possesso di tutti i requisiti).

Le domande complete e provenienti da soggetti aderenti ai requisiti vengono considerate tutte, e accettate sulla base della disponibilità economica della Direzione Regionale competente.

Se i fondi non risultano sufficienti all’accoglimento di tutte le richieste si procede alla redazione di una graduatoria. I criteri principali considerati sono il reddito annuo del richiedente principale e la composizione del nucleo familiare. La graduatoria in questione viene resa pubblica online sul sito ufficiale Inps nella sezione dedicata ai mutui ipotecari e al download dei moduli per richiedere l’accesso.

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Prestito vitalizio ipotecario

Prestito vitalizio ipotecario: cos’è e come funziona

Prestito vitalizio ipotecario 2016: cos’è

Con l’approvazione del decreto attuativo firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi entrerà nuovamente nel vivo il progetto del prestito vitalizio ipotecario prevedendo inoltre un ampliamento di applicazione per i beneficiari.

Il prestito vitalizio ipotecario chiamato anche reverse mortgage è una tipologia di finanziamento riservata ai proprietari di beni immobili che hanno compiuto almeno 60 anni.

Tramite questa soluzione è possibile richiedere un finanziamento per ottenere una somma di denaro che può raggiungere un massimo di 350.000 mila euro per la quale non si dovrà versare alcuna rata  o interesse per il resto della vita.

L’ipoteca sull’immobile fungerà da garanzia utile ad ottenere il finanziamento richiesto, somma che potrà variare in base al valore della proprietà e rispetto all’età del richiedente, maggiore è l’età del richiedente maggiore sarà la percentuale accordata per ottenere il capitale.

Prestito vitalizio ipotecario regolamento: cosa prevede

Una delle novità introdotte sul prestito vitalizio ipotecario è data dal fatto che il finanziamento erogato non si estinguerà più solo con la morte del proprietario ma anche con il trasferimento dei diritti reali di godimento dell’immobile ceduto tramite ipoteca.

Quindi il richiedente potrà mantenere la disponibilità e la proprietà dell’immobile e in qualsiasi momento potrà estinguere il finanziamento richiesto potendo successivamente cedere i diritti reali sull’immobile a terzi.

Uno dei principali vantaggi della richiesta del prestito vitalizio ipotecario è proprio la possibilità per il richiedente di non perdere assolutamente la proprietà dell’immobile ma ottenendo comunque la liquidità richiesta.

Così come avviene per la nuda proprietà sarà possibile per gli eredi recuperare l’immobile dato in garanzia estinguendo l’ipoteca sullo stesso immobile e versando l’intero rimborso del piano di ammortamento.

Il rimborso degli interessi applicati invece potrà avvenire a scadenze prestabilite ma nel caso in cui gli eredi  non vogliano recuperare l’immobile estinguendo l’ipoteca il rimborso del debito potrà avvenire tramite vendita dell’immobile al prezzo di mercato e la parte eccedente al debito residuo potrà essere destinata agli eredi.

Prestito vitalizio ipotecario come funziona

Diverse sono le banche che offrono soluzioni di prestito vitalizio ipotecario ma indispensabili sono i diversi iter che il richiedente deve seguire per riuscire ad ottenere il finanziamento tramite ipoteca sul proprio immobile.

Un primo passaggio fondamentale è determinare l’importo di cui si ha necessità, cifra che varia a seconda delle caratteristiche anagrafiche del richiedente e soprattutto dal valore reale del bene immobile che si vuole ipotecare.

Successivamente si dovrà cercare una banca che eroga questa tipologia di finanziamento cercando di considerare la reale convenienza del prestito tenendo conto sia il tasso di interesse applicato sia l’imposta sostitutiva che dovrà essere pari allo 0,25% in caso di banche e prima casa o che potrebbe arrivare fino al 2% in caso di finanziarie e seconde case.

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prestiti personali per pensionati inps

Prestiti personali per pensionati Inps: i prodotti più convenienti

Prestiti per pensionati Inps: cosa offre l’ente

I pensionati possono essere considerati una categoria “creditizia” speciale. Se da un lato sono appetibili per i creditori in virtù di un reddito sicuro, dall’altro lato a pesare è il rischio di decesso, particolarmente alto in caso di età avanzata. Ciononostante, i prestiti personali per pensionati Inps sono una realtà del panorama creditizio italiano. Si segnalano prodotti convenienti sia dall’Inps stessa, molto attiva per ciò che riguarda le opportunità di finanziamento ai suoi iscritti, sia dalle altre banche.

Le opportunità offerte dall’ente sono numerose, e coinvolgono spesso sia i pensionati che i dipendenti. C’è però un prestito che può essere considerato “personale”, ossia non finalizzato e per questo motivo adatto ad affrontare qualsiasi spesa, destinato esclusivamente ai pensionati.

È il prestito con cessione del quinto. E’ una formula comoda, che mette al riparo dal rischio insolvenza e solleva il debitore dal pagamento della rata, che avviene in automatico. L’unico elemento negativo è dato dal limite imposto dal 20% del reddito: se la rata eccede questa soglia, il prestito non può essere erogato.

A dire il vero, non si tratta di un prodotto offerto esclusivamente dall’Inps, dal momento che è frutto della cooperazione tra l’ente e la banca che eroga in prima persona la liquidità. La presenza dell’ente però garantisce un deciso contenimento dei tassi.

Prestiti per pensionati Inps e Inpdap: gli istituti

Cosa offrono gli altri istituti? L’offerta è molto variegata, dal momento che le banche tendono a farsi una concorrenza feroce, il ché va a tutto vantaggio dei debitori.

C’è però un punto in comune: la difficoltà a concedere prestiti personali per pensionati Inps, se questi raggiungono gli ottant’anni alla fine del rimborso.

La paura, come specificato in apertura, è legata al rischio decesso. In generale, poi, le banche impongono per questo tipo di prodotti un tasso fisso: uno variabile, visto il rimborso breve (si va raramente oltre i 10 anni), sarebbe poco conveniente.

Il miglior prodotto è Prestito Personale 100% Online di Hello Bank. E’ possibile avere 7.000 euro, da rimborsare in sei anni, con un TAN del 6,26% e un TAEG al 6,45%. La rata è di 116,90 euro.

Se invece vogliamo immaginare qualcosa di più corposo, e quindi un pensionato di 68 anni, in pensione dal 2010, che voglia richiedere un prestito personale di 20.000 euro, da rimborsare in dieci anni, la scelta migliore è Credito Personale di Rataweb.

Questo offre un TAN all’8,60% e un TAEG all’8,99%. La rata è di 332,03 euro. La buona notizia è che non ci sono spese di istruttoria, è sufficiente pagare 16 euro di bollo.

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cessione del quinto pensionati banca intesa

Cessione del quinto pensionati Banca Intesa: perché sceglierla

Intesa San Paolo da sempre cerca di soddisfare ogni esigenza delle diverse tipologie di cliente, pensando soluzioni finanziarie su misura o per le categorie più delicate con la cessione del quinto pensionati banca Intesa sarà possibile richiedere un finanziamento dai pensionati Inps con più facilità.

Cessione del quinto Intesa San Paolo: come funziona

La soluzione proposta con la cessione del quinto pensionati banca Intesa si chiama “Per Te” un finanziamento dedicato ai pensionati Inps anche non ancora clienti di Intesa San Paolo che hanno necessità di accesso al credito.

Per Te è un finanziamento destinato a pensionati Inps che hanno un’età massima di 83 anni non compiuti al momento della richiesta del capitale e massimo di 85 anni alla scadenza del finanziamento, capitale che potrà essere ottenuto solo se il proprio trattamento pensionistico in corso non risulti gravato da ulteriori cessioni del quinto.

Per te è un finanziamento utile a soddisfare esigenze familiari e personali per riuscire ad ottenere una liquidità che va da un minimo di 3.600 euro fino a un massimo di 75.000 euro, con un tasso fisso che dipenderà necessariamente dall’età del richiedente e dalla durata del finanziamento.

Cessione del quinto Inps Intesa San Paolo

Cessione del quinto pensionati banca Intesa che prevede una modalità di rimborso mediante trattenuta della pensiona ad opera dell’Ente di Previdenza Sociale, rimborso che potrà avere una durata minima di 24 mesi fino a massimo 120 mesi.

La cadenza delle rate del proprio piano di ammortamento con il finanziamento Per Te dedicato ai pensionati Inps sarà mensile, con un importo minimo di 80 euro fino a un massimo di un quinto della pensione netta percepita.

Al fine di garantire una maggiore tutela alla banca Intesa San Paolo il finanziamento sarà assistito da una copertura assicurativa che garantisce il pagamento del credito residuo in caso di decesso del titolare della pensione, costo della copertura assicurativa che sarà a carico di Banca Intesa.

È possibile che il pensionato Inps possa estinguere parte del debito residuo o l’intero importo, in questo caso il compenso sarà pari allo 0,50 % nel caso in cui la durata del prestito sia pari o inferiore ad un anno, mentre all’1% nel caso in cui il debito residuo sia superiore ad un anno.

Cessione del quinto pensionati Intesa San Paolo

In caso di estinzione anticipata dell’intero debito residuo o se l’importo è pari o inferiore a 10.000 euro non sarà previsto alcun compenso per l’estinzione anticipata.

È possibile accendere un finanziamento tramite Banca Intesa San Paolo per tutti i pensionati presentando alla filiale un documento d’identità, codice fiscale nonché la Comunicazione di quota cedibile richiesta direttamente dalla filiale e trasmessa dall’Inps.

L’esisto positivo del finanziamento permetterà al pensionato Inps di ricevere la quota richiesta direttamente tramite accredito su conto corrente.

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prestito casa

Prestito casa: le soluzioni per acquistare elettrodomestici e finanziare lavori

Ricorrere a un prestito casa può essere necessario in situazioni come la necessità di finanziare piccoli lavori di ristrutturazione o l’acquisto di un elettrodomestico, circostanze in cui non c’è bisogno di richiedere cifre alte come quelle dei mutui.

Prestito casa Carrefour Banca: ecco come funziona

Tra le varie realtà creditizie che consentono di accedere a opzioni di prestito casa è possibile ricordare Carrefour Banca. In questa specifica situazione è possibile richiedere fino a 14.000€.

La cifra in questione può essere rimborsata in 7 anni con rate mensili da 218,57€ ciascuna (TAN fisso pari al 7% e TAEG dell’8,45).

In questo caso il debito totale a carico del beneficiario del prestito è pari a 14.350€.

Prestito casa Santander: tutte le informazioni

Sono davvero tante le società finanziarie e gli istituti di credito che consentono di accedere a prodotti utili come prestito casa. In questo novero è possibile includere anche Santander, che permette agli utenti di richiedere finanziamenti massimi pari a 10.000€.

Nel caso di un piano di ammortamento di 72 rate la rata mensile a carico del beneficiario del prestito è pari a 170,01€ (debito totale a carico del titolare del contratto di prestito pari a 12.275,72€). Il TAN fisso corrisponde al 6,89% e il TAEG al 7,24.

Prestito ristrutturazione Findomestic: ecco cosa sapere

Tra le realtà creditizie che consentono di accedere a un prestito casa è possibile ricordare Findomestic, che prevede la possibilità di richiedere finanziamenti finalizzati alla ristrutturazione della casa.

Come funzionano? Per capirlo facciamo un esempio specifico, ipotizzando la richiesta di 15.000€ e la scelta di un piano di ammortamento di 96 rate. In questo caso a carico del beneficiario ci sarebbe una rata mensile pari a 200€, con TAN fisso del 6,39% e TAEG del 6,58.

I prestiti Findomestic, grazie alla comodità della firma digitale, possono essere richiesti senza problemi online.

Prestito casa: il piccolo prestito Inps

Per accedere al credito nel caso della necessità di un prestito casa per piccole spese domestiche è possibile fare riferimento al piccolo prestito Inps. Riservata agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, questa prestazioni economica può essere richiesta sia dai lavoratori sia dai pensionati.

I piani di ammortamento per il rimborso sono compresi tra i 12 e i 48 mesi e la cifra minima richiedibile corrisponde a una mensilità netta di stipendio o di trattamento pensionistico.

Questo prestito prevede un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento e corrispondente al 4,25%. Da considerare anche la presenza di spese amministrative pari allo 0,50% della cifra richiesta.

Il piccolo prestito Inps può essere rinnovato seguendo queste regole:

  • Prestiti annuali: rinnovo richiedibile inseguito a 6 mesi dall’inizio del piano di ammortamento
  • Prestiti biennali: rinnovo richiedibile inseguito a 12 mesi dall’inizio del piano di ammortamento
  • Prestiti triennali: rinnovo può essere richiesto dopo 18 mesi dall’inizio del piano di ammortamento
  • Prestiti quadriennali: rinnovo può essere richiesto dopo 24 mesi dall’inizio del piano di ammortamento

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Simulazione prestito

Simulazione prestito: guida alle offerte più convenienti

Quando si progetta la richiesta di un prestito è necessario controllare tutti i dettagli del piano. Per questo motivo è utile effettuare una simulazione prestito facendo riferimento a diversi prodotti.

Simulazione prestito Agos: ecco cosa sapere

Iniziamo a parlare di simulazione prestito analizzando un piano di Agos (questa società finanziaria prevede la possibilità di richiedere direttamente i prestiti online grazie alla firma digitale).

Cosa prevede il piano? Per capirlo facciamo un esempio specifico, ipotizzando la richiesta di 10.000€ e la scelta di dilazionare il piano di ammortamento in 120 mesi.

In questo caso a carico del beneficiario del prestito ci sarebbe una rata mensile di 128,70€, con TAN e TAEG pari rispettivamente all’8,91 e al 10,26%.

Simulazione prestito Inpdap: cosa sapere sul piccolo prestito

Quando si parla di simulazione prestito è fondamentale considerare anche i prodotti Inpdap. Cosa si può dire sul piccolo prestito Inpdap, una formula di accesso al credito che consente di richiedere somme contenute di denaro?

Prima di tutto che si tratta di una prestazione economica riservata agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e che consente di scegliere piani di ammortamento della durata compresa tra i 12 e i 48 mesi. Il tasso è fisso per tutto il piano di ammortamento e pari al 4,25%.

Simulazione prestito BancoPosta: tutti i dettagli del piano

Effettuare una simulazione prestito significa considerare anche il prodotto prestito BancoPosta, una modalità di accesso al credito caratterizzata da un ottimo livello di flessibilità.

Come funziona? Quali sono le sue peculiarità? Ricordiamo prima di tutto la possibilità di richiedere un prestito compreso tra i 1.500 e i 30.000€ e di dilazionare il piano di rimborso in un periodo compreso tra i 12 e gli 84 mesi. L’accredito del prestito avviene direttamente sul conto BancoPosta.

Al momento della richiesta è necessario presentare un documento d’identità in corso di validità, un documento attestante la ricezione di un reddito da pensione, il tesserino del codice fiscale.

Simulazione prestito personale Findomestic: ecco tutti i passaggi

Concludiamo questa guida dedicata alla simulazione prestito ricordando le caratteristiche principali del prestito personale Findomestic, che può essere richiesto in pochi minuti online.

Come funziona? Per capirlo ipotizziamo la richiesta di un prestito di 15.000€ e la scelta di dilazionare il rimborso in un lasso di tempo corrispondente a 96 mesi. In questo caso a carico del beneficiario ci sarebbero rate mensili pari a 200€ ciascuna (debito complessivo pari a 19.200€).

Questo prestito prevede l’applicazione di un TAN e un TAEG pari rispettivamente al 6,39 e al 6,58%.

I requisiti per l’accesso a questa tipologia di prestito prevedono un’età compresa tra i 18 e i 75 anni, la residenza in Italia e la possibilità di dimostrare la ricezione di un reddito da lavoro o da pensione.

Questo prestito Findomestic, esattamente come gli altri piani descritti, è un prestito personale non finalizzato, il che non implica la necessità di presentare un rendiconto delle spese effettuate con la cifra ricevuta.

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Preventivo finanziamento

Preventivo finanziamento: tutte le voci di spesa

Prima di richiedere un finanziamento è necessario considerare tutte le voci di spesa. Ecco perché è utile analizzare prima un preventivo finanziamento, così da scegliere il piano più sostenibile.

Preventivo finanziamento auto: i piani migliori

Quando si parla di preventivo finanziamento si deve inquadrare il caso specifico del finanziamento auto, un prodotto al quale fanno riferimento tantissimi utenti. Altrettante sono le realtà creditizie che consentono di richiederlo e una di queste è Findomestic.

Come funziona il finanziamento auto di Findomestic? Per capirlo facciamo un esempio specifico, ipotizzando la richiesta di 15.000€ e la scelta di un piano di ammortamento di 96 rate.

In questo caso a carico del cliente ci sarebbe una rata mensile pari a 200€, con TAN fisso del 6,39% e TAEG del 6,58%.

Preventivo finanziamento Agos: tutte le informazioni

Anche Agos è un punto di riferimento fondamentale quando si parla di finanziamenti per diverse finalità. Per capire come funziona il tutto è quindi utile delineare un preventivo finanziamento finalizzato all’acquisto di un’auto (in questo caso Agos consente di avvalersi di un’opzione molto flessibile e di gestire la cifra in maniera libera, scegliendo le opzioni a cui destinarla).

Per capire come funziona il finanziamento auto Agos ipotizziamo la richiesta di 10.000€ e la scelta di dilazionare il rimborso in 120 mesi. In questo caso a carico del beneficiario ci sarebbe una rata mensile di 128,70€, con TAN e TAEG corrispondenti rispettivamente all’8,91 e al 10,26%.

Preventivo finanziamento: tutte le informazioni su Prestito Arancio

Per approfondire la questione preventivo finanziamento è necessario chiamare in causa anche altri prodotti flessibili, come per esempio il Prestito Arancio. Cosa permette di fare? Prima di tutto di richiedere una cifra compresa tra i 3.000 e i 30.000€, rimborsabili attraverso piani di ammortamento della durata compresa tra i 12 e gli 84 mesi.

Preventivo finanziamento Compass: tutte le specifiche

Parliamo ora di preventivo finanziamento Compass, specificando che questa società finanziaria consente di accedere al credito in caso di età compresa tra i 18 e i 70 anni e per importi massimi fino a 25.000€.

I documenti richiesti per l’accesso al prestito sono la carta d’identità in corso di validità, il codice fiscale, l’ultima busta paga in caso di richiedente lavoratore in attività di servizio (i liberi professionisti devono presentare il modello Unico).

Compass mette a disposizione degli utenti diverse opzioni in caso di richiesta di un finanziamento. La più semplice è Prestito Leggero, un prodotto caratterizzato da tempi di erogazione rapidi e dalla possibilità, a partire dal secondo anno di piano di ammortamento, di scegliere l’entità della rata del prestito.

Il rimborso della cifra richiesta può avvenire sia tramite addebito su conto corrente bancario o postale, sia attraverso il pagamento di bollettini Compass da versare agli sportelli degli uffici postali e nei punti vendita Lottomatica.

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Inps gestione ex Inpdap mutui

Inps gestione ex Inpdap mutui agevolati: fino €300mila

Inps gestione ex Inpdap mutui: di cosa si tratta e come funzionano? I mutui Inps ex Inpdap sono piani ipotecari grazie ai quali è possibile accedere al credito per acquistare la prima casa. Inps gestione ex Inpda mutui permette anche di chiedere finanziamenti per la ristrutturazione di un immobile già esistente o per la costruzione di un box o di un posto auto.

Inps ex Inpdap mutui: cosa sapere per accedervi

Quali sono i requisiti per l’accesso a Inps gestione ex Inpdap mutui? Prima di tutto conta l’iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. In caso d’iscritto in attività di servizio è vincolante la titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, mentre per i pensionati è necessaria solo un’anzianità d’iscrizione superiore a 1 anno.

Inps mutui: le finalità

Quando si parla di Inps gestione ex Inpdap mutui è necessario considerare le finalità dei piani. Quali sono? Ecco cosa sapere in merito e cosa prevedono i limiti di finanziamento.

  • Mutuo finalizzato all’acquisto della prima casa d’abitazione per l’iscritto o per un suo familiare stretto: limite di finanziamento pari a 300.000€, integrabili con ulteriori 6.000 destinati alle coperture assicurative non obbligatorie.
  • Mutuo finalizzato alla ristrutturazione di un’unità immobiliare già esistente: limite di finanziamento pari a 150.000€ (non si può mai superare il 40% del valore dell’immobile secondo perizia).
  • Mutuo finalizzato alla costruzione di un box o di un posto auto da considerare come pertinenza dell’abitazione principale: limite di finanziamento pari a 75.000€.

Inps gestione ex Inpdap mutui: informazioni sul tasso

Quali sono i tassi disponibili per Inps gestione ex Inpdap mutui?

  • Tasso fisso pari al 2,95% (valore modificato il 1° luglio 2015, dal momento che prima di tale data corrispondeva al 3,75%).
  • Tasso variabile da ricavare sulla base del parametro Euribor 6 mesi, maggiorato di 200 punti base e calcolato su un lasso di tempo di 360 giorni (valore modificato l’8 ottobre 2015 in seguito a una Determinazione del Presidente dell’Inps).

Inps mutui ipotecari: ecco come inviare la domanda

Qual è la procedura per l’invio della domanda di accesso a Inps gestione ex Inpdap mutui?

Ecco i passi da seguire:

  • Raccolta di tutti i documenti necessari
  • Invio della domanda esclusivamente per via telematizzata dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre di ogni anno solare

Fondamentale è avere cura di allegare tutti i documenti necessari, compresa la dichiarazione sostitutiva di atto notorio compilata in ogni sua parte, pena l’esclusione della domanda anche se sono presenti tutti i requisiti.

Le domande complete vengono analizzate e accettate sulla base della disponibilità quadrimestrale della Direzione Regionale competente. Se i fondi non sono sufficienti l’Inps provvede alla preparazione di una graduatoria, considerando come criteri principali la composizione del nucleo familiare del richiedente e il suo reddito annuo.

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